Appunti di un inviato per un giorno

Per una volta via il telefono, via Twitter e Facebook e si fa un viaggio da inviato, novello Virgilio per Andrea Koveos, inviato, lui si, per per Tele Radio Più e si osserva la varia umanità che popola la Roma-Lido. E ce ne è tanta.

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Antefatto. Qualche giorno fa, prima che la situazione della Roma-Lido precipitasse mi era stato chiesto di accompagnare l’inviato di Tele Radio Più per un giro sulla linea e spiegare le criticità che incontriamo ogni giorno. L’idea mi è sembrata molto carina e la formula interessate ed ho pensato fosse una bella esperienza. In realtà è andata oltre le mie aspettative.

20150312_124140 Quel che è successo questa mattina è stato , nostro malgrado, giornalisticamente un bel colpo dati i disservizi di questa mattina con treni a 30-40 minuti. La cosa più interessante non sono stati i disservizi – per quelli potrei scrivere un’enciclopedia – ma ho avuto tempo di vedere le facce delle persone mentre raccontavano la loro storia e alcune delle storie erano veramente terribili.

Storie che se qualcuno lassù al Campidoglio o alla Pisana avessero ascoltato, per la vergogna, avrebbero dovuto rimettere il mandato già nel pomeriggio, ma questa è una considerazione retorica, sto scrivendo sull’acqua.

Le immagini che mi resteranno: l’onda di rabbia al primo annuncio a Lido Centro del ritardo, la fierezza nello sguardo di alcune persone che devono prendere questo mezzo di merda per forza, la disponibilità di quasi tutti che sono stati fermati esasperati dalle lunghe attese, il museo di Porta San Paolo con pezzi della Roma che fu.

Tutto il resto è disagio.

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