Atac c'è sempre Posta per Te!

Ormai diventera' una rubrica settimanale - Settimana all'insegna degli scioperi, ma avendoli già trattati pubblico il meglio delle altre comunicazioni all'Atac - Esempi: Come ogni mattina sto espiando i miei peccati sul 3 - Metro A: chiusa. Metro B: servizio ridotto (male) - Gente che prima di uscire la casa la mattina saluta i familiari come per la guerra: chissà se e quando tornerò - è con le lacrime agli occhi che siamo orgogliosi di annunciarvi che c'è un bus che sta arrivando ad una fermata.























Posta un commento

3 Commenti

luigi marcon ha detto…
quanto resta attuale allora codesta scensa, girata 37 anni orsono?
http://youtu.be/62dh8wz5oj0
---
Per arrivare a timbrare il cartellino d'entrata alle 8.30 precise, Fantozzi, 16 anni fa, cominciò col mettere la sveglia alle 6 e un quarto.
Oggi, a forza di esperimenti e perfezionamenti continui, è arrivato a metterla alle 7.51... vale a dire al limite delle possibiltà umane.
Tutto è calcolato sul filo dei secondi:
5 secondi per riprendere conoscenza;
4 secondi per superare il quotidiano impatto con la vista della moglie; più 6 per chiedersi -come sempre senza risposta- cosa mai lo spinse un giorno a sposare quella specie di curioso animale domestico;
3 secondi per bere il maledetto caffè della signora Pina: 3000 GRADI FAHRENHEIT!!!
Dagli 8 ai 10 secondi per stemperare la lingua rovente sotto il rubinetto;
2 secondi e 1/2 per il bacino a sua figlia Mariangela;
Caffelatte con pettinata incorporata;
Spazzolata dentifricio mentolato su sapore caffè, provocante funzioni fisiologiche che può così espletare nel tempo di valore europeo di 6 secondi netti;
Ha ancora un patrimonio di 3 minuti per vestirsi e correre alla fermata del suo autobus che passa alle 8.01
Tutto questo naturalmente salvo tragici imprevisti...

[sostutuite il bus che non passa, o il nostro *amato* trenino che non rispetta l'orario, al laccio delle scarpe e la scena è quanto mai attuale..]
luigi marcòn ha detto…
per la serie: io c'ero!
IL lunedì mattina fantozziano:
--
Acilia, banchina destinazione Roma, ore 9.15. Arrivo in stazione (ho il biglietto timbrato che lo prova). Discreta ressa. Avrà saltato una corsa, alle solite.
ore 9.30. comincia a salire una leggera inquietudine. In compenso, nessuno dà info
ore 9.45. Serpeggiare malumore tra gli astanti
Ore 9.50: primo annuncio all'altoparlante: "il servizio è rallentato". Ma va! non s'era capito..
ore 9.51: un primo gruppo risale alla biglietteria e comincia a chiedere (non esattamente in termini oxfordiani) il rimborso del biglietto timbrato
ore 9.55: la bigliettaia dice che non è autorizzata a farlo e si barrica nel gabbiotto (vigilantes: non pervenuti..)
Ore 10.05: altoparlante bis: "il servizio è sospeso". Boato in banchina, con contorno di improperi assortiti.
Ore 10.25: treno in arrivo! Ed è pure vuoto!!! Peccato che non si ferma e tira dritto, tra gli applausi dei (rumorosi) presenti
Ore 10.35: primo treno in servizio verso Roma; il precedente pare sia passato alle 9. Primi vagoni ovviamente strapieni; per fortuna salgo in fondo e trovo il posto a sedere.

Ah, in tutto ciò, ha piovuto per tutto il tempo. Da una parte meglio, così non ci siamo morti di caldo; dall'altra il cielo plumbeo temo abbia peggiorato un po' a tutti l'umore nell'attesa..

That's Roma, anno domini 2012..
luigi marcòn ha detto…
ecco, una cosa che gradirei Atac chiarisse:
quando succede un disastro colla linea sospesa come stamattina, perchè non si può chiedere il rimborso del biglietto pagato (e timbrato..) per un servizio di cui non si è potuto usufruire?
Altrimreniti, che senso ha il fatto che Atac ci dica che il biglietto de cuius vale 100 minuti?