11 Guardie Giurate, anziché fare il loro lavoro e consegnare i soldi prelevati dalle macchinette dei biglietti Atac e dai parcometri, manomettevano le stesse apparecchiature e rubavano come se non ci fosse un domani.
La Guardia di Finanza parla di oltre 600mila euro sottratti, ma quello che è passato un po’ in sordina è che a far saltare il sodalizio criminale è stato un loro collega onesto, una mosca bianca in mezzo a persone che si insaccavano fino a 500 euro a testa al giorno, un lavoratore che ha saputo mantenere la sua integrità morale davanti a fiumi di soldi che gli scorrevano davanti, e ha trovato il coraggio di denunciare tutto.
Nel frattempo, frotte di dirigenti ATAC continuavano a dormire sonni beati. Possibile che non sia mai stata fatta una verifica? Che nessuno abbia mai fatto un controllo incrociato tra biglietti emessi, soldi incassati, e numerosissimi reclami per le macchinette mal funzionanti?
Del resto sono gli stessi dirigenti che non si accorgono delle decine e decine di scale mobili, montascale e ascensori fermi nelle stazioni metro di Roma, un problema che va avanti da oltre un anno, e che avuto un drammatico epilogo a Repubblica a fine Ottobre scorso.
Ma che ci stanno a fare tutti questi dirigenti? E al Comune chi deve controllare la “Controllata”, è consapevole del suo ruolo di controllore? O fa solo chiacchiere e propaganda?
(in tutta questa storia ATAC e Unisecur sono parti lese)
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