Via Giulio Rocco: in partenza le indagini sul ponte



A più di un anno dalla chiusura del ponticello partono le indagini - La struttura venne chiusa al transito delle automobili e per accertare la presenza di danni strutturali, ma da allora l’attesa si è fatta estenuante - Per la Metro B e la Roma-Lido permane la limitazione sotto al ponte



[ urloweb ] Sono in partenza in questi giorni le indagini sul cavalcaferrovia di via Giulio Rocco, che collega i quartieri Ostiense e Garbatella. È passato più di un anno dalla sua chiusura a seguito del terremoto del centro Italia del 30 ottobre 2016. La struttura venne chiusa al transito delle automobili per accertare la presenza di danni strutturali, ma da allora l’attesa si è fatta estenuante. Soprattutto per i commercianti della via e per il collegamento sospeso tra i due quartieri.

INDAGINI E FONDI – Dal momento della chiusura del ponte non sono mancate le difficoltà. Gli attori interessati a questa vicenda, oltre al Municipio VIII, sono la Regione (per la Roma-Lido), il Comune (per la proprietà di parte della struttura) e l’Atac. Il lavoro di questi mesi, come riferito anche in passato dalla Commissione capitolina Lavori Pubblici, è stato proprio quello di far dialogare tutte le istituzioni competenti sulla struttura. Altro problema, che si presenterà al termine delle verifiche, riguarda le tempistiche di intervento.

In passato si è parlato di circa due anni di lavori notturni. “Atac ha risposto lo scorso 30 marzo alla richiesta della Commissione circa le tempistiche per l’attività di indagine da svolgere sulla struttura, che permetteranno di individuare la progettazione per realizzare i lavori di consolidamento – ha spiegato la Consigliera pentastellata e Presidente della Commissione capitolina Lavori Pubblici, Alessandra Agnello – Siamo soddisfatti di questa risposta e felici per il territorio”. La Commissione in questi mesi ha organizzato alcuni tavoli tecnici con Regione, Atac e Dipartimento SIMU, per decidere la modalità e le tempistiche dell’intervento. “Dopo tali approfondimenti, la Commissione ha ottenuto i fondi, nel Bilancio previsionale per l’anno 2018, pari ad 1.600.000 euro – seguita Agnello – Sappiamo benissimo che è passato del tempo dalla chiusura, ma questa Amministrazione non ha mai abbassato di un millimetro l’attenzione e il coinvolgimento dei diversi attori testimonia la complessità degli interventi”.

OPPOSIZIONI UNITE – Sul territorio municipale l’attenzione sulla vicenda non è mai calata. Lo scorso novembre sono stati gli attivisti e gli esponenti locali di Fi a dare vita a un sit-in per “festeggiare” il primo anniversario della chiusura del ponte. Sempre da Fi è il Vicecoordinatore romano, Simone Foglio, a prendere la parola per sottolineare l’inerzia sulla vicenda: “Le indagini si sarebbero dovute ordinare il giorno dopo la chiusura. Se ci fosse stata maggiore attenzione per il territorio questo problema lo avremmo già risolto da mesi”.

I ritardi e le critiche sull’operato della maggioranza comunale sono la linea che unisce tutte le dichiarazioni delle opposizioni in Municipio VIII. Se il Pd locale ha comunque salutato con favore l’inizio delle analisi sul ponte, soprattutto a fronte dei tanti disagi causati a commercianti e cittadini, “allo stesso tempo non si può non sottolineare il ritardo di questa amministrazione – dichiarano i dem – Speriamo che la stessa situazione non si verifichi anche per i lavori”. Per l’esponente di Super8, Amedeo Ciaccheri, le difficoltà sono da ricercare nel clima attendista che ha contraddistinto il Municipio VIII e la Capitale negli ultimi mesi: “Aspettiamo gli interventi da più di un anno – spiega – L’iter in questo caso si è bloccato perché è mancata la volontà politica di stanziare i fondi per somma urgenza e intervenire rapidamente”. Nelle prossime settimane, con i risultati delle analisi, si potranno delineare meglio gli interventi da eseguire, con essi le modalità e un cronoprogramma.

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