Non ha alcun motivo per prendere il treno e recarsi a Roma la mattina, ma lo fa perché ha un grande bisogno di contatto umano.
Nelle situazioni di più impensabile affollamento, quando è veramente troppa la carne schiacciata e anche all’impassibile cominciano a girare le palle, quello troppo solo lo riconoscete dall’espressione di beatitudine che gli campeggia sul volto.
Non si farà aizzare dal grillino, non inveirà col kamikaze, non vi risponderà se non con un sorriso alla vostre scuse di circostanza per il fatto che le vostre labbra gli solleticano l’orecchio o gli tenete una mano sul pacco.
Non perché non voglia, ma perché non ci riesce, ma state sicuri che la vostra parola di circostanza se la ricorderà con affetto fino al momento di andare a dormire.
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