Come far rinascere la rete filoviaria romana?

Da qualche settimana sono entrati in servizio i nuovi filobus. Atac continua a fare comunicati riguardanti la gestione del servizio sulle linee 60 e 90. Tralasciando i guasti e i problemi per autisti ed utenza e soprattutto le polemiche politiche, preferiamo focalizzarci sulle prospettive future. 




Di TplRoma
I nuovi filobus BMB entrati in servizio lunedì 27 marzo hanno cominciato ad effettuare servizio sulle linee 60 e 90.

Infatti analizzando le caratteristiche dei filobus e paragonandole a quelle dei bus si nota che i filobus hanno un motore meno potente e un serbatoio meno capiente rispetto ai classici bus a diesel che hanno un motore più potente e serbatoi più capienti.
Pertanto i filobus hanno maggiori costi di esercizio causati dal fatto che la linea 60 è coperta solo per un breve tratto dal bifilare.
Comunque la rete elettrica (bifilare) è stata costruita per supportare una ventina di filobus. Dunque siccome sul 90 viaggiano 18 filobus al giorno e sul 60 ne servirebbero una quindicina, la rete elettrica non supporterebbe tutti queste vetture filoviarie.
Secondo noi per far diventare le linee 90 e 60 delle vere linee filobus bisognerà seguire questi passi:
  • Innanzitutto bisogna potenziare le Sottostazioni Elettriche (SSE) per far si che possano viaggiare molti più filobus nella tratta Sempione – Porta Pia;
  • Prolungare il bifilare da Pia a Termini. Ci sono due tracciati ipotizzabili:
    • Prolungamento del bifilare sul tracciato odierno della linea 90 (Porta Pia – XX settembre – Termini): COSTO STIMATO: 2 MILIONI di € (3,6 km)
    • Prolungamento del bifilare su un tracciato alternativo meno “archeologico”(Castro Pretorio – Indipendenza – Termini): COSTO STIMATO: 1,9 MILIONI di € (3,4 km)
  • Prolungamento bifilare da Corso Sempione a Largo Pugliese. Anche qui ci sono due tracciati ipotizzabili:
    • Prolungamento del bifilare sul tracciato odierno della linea 60 (Sempione – Nomentana – Romagnoli – Ugo Ojetti – Pugliese): COSTO STIMATO: 2,8 MILIONI di € (5,1 km) 
    • Prolungamento del bifilare su un tracciato alternativo (Adriatico – viale Jonio – Ugo Ojetti – Pugliese) con conseguente deviazione della linea 63 sul tracciato odierno del 60: COSTO STIMATO: 1,8 MILIONI (3,2 km)
Dunque sarebbe un investimento con costi relativamente bassi (entro i 5 milioni) e che porterebbero un enorme vantaggio alla collettività. A nostro giudizio l’opera più urgente è il potenziamento delle SSE, così potranno essere messi in servizio molti più filobus sia su 60 che 90. Poi bisognerà prolungare il bifilare fino a Piazza dei Cinquecento per tamponare il problema delle batterie dei filobus Trollino. Inoltre se si vuole realmente filoviarizzare la linea 60, si dovrà necessariamente prolungare il bifilare fino a Largo Pugliese. Nel frattempo occorre acquistare i pezzi di ricambio e le nuove batterie per far rientrare in servizio 10 filobus Trollino che sono accantonati all’interno della rimessa Montesacro (COSTO STIMATO: 570mila €).
Solo così potrà rinascere la rete filoviaria capitolina.

Testo di TplRoma e dati di Andrea Spinosa

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2 Commenti

Yak79 ha detto…
Mi permetto una puntualizzazione: il dimensionamento dell'alimentazione elettrica da bifilare venne determinato specificamente in funzione dell'esercizio con i Trollino T18, che necessitano di ricaricare la batteria nel primo tratto dotato di linea aerea (verso pl.e Labia). Questo fa sì che in tale tratto l'assorbimento, e quindi la potenza disponibile, sia significativamente maggiore rispetto al resto della linea, perchè oltre alla normale alimentazione del motore deve garantire anche la ricarica medesima. Non è un caso che le SSE non siano uniformemente distribuite lungo il tracciato, ma si concentrino nella prima parte, lungo la via Nomentana (tra p.za Sempione e l.go Labia ce n'è una sola, con 2 MW installati su un totale di 9).
Se a questo "surplus" di potenza disponibile (oltretutto proprio nella tratta comune tra le linee 60 e 90), che i BMB non assorbono perché la marcia autonoma avviene grazie ad un motogeneratore a combustione interna, si aggiungono i risparmi energetici dovuti alla presenza dei supercapacitori (a Milano, ATM ne ha riscontrato i benefici nell'ordine del 30% circa), si arriva ad una considerevole differenza tra i nuovi veicoli ed i Solaris in termini di "carico" sulla linea elettrica.

Ed infatti la sostituzione dei Trollino con gli Avancity HTB in circa 7 tabelle sulla linea 90 si è accompagnata all'aggiunta 4÷5 tabelle filoviarie sul 60. Con la medesima proporzione, un eventuale rimpiazzo completo della serie 85xx, destinandola al Corridoio Laurentino - integralmente dotato di bifilare, come pare sia nelle intenzioni dell'attuale Amministrazione -, consentirebbe di esercitare anche gran parte delle corse della linea 60 (~12) con vetture filoviarie anche con le SSE e la rete elettrica attuali.
Tpl Roma ha detto…
Grazie mille per la puntualizzazione, non eravamo a conoscenza di tutti questi dettagli!