Foto di @Divus_Augustus |
Da Turismo a Roma
L’Ara Pacis, uno dei massimi esempi dell’arte classica, fu costruita per celebrare il consolidamento del potere di Roma sotto l’impero di Augusto, in occasione delle imprese da lui portate a termine a nord delle Alpi tra il 16 e il 13 a.C.
Come arrivare |
Da Termini: Metro A direzione Battistini per 3 fermate, fino alla stazione Spagna, da li poco meno di 1 km a piedi e sei arrivato |
Bisognerà aspettare il 1937/1938, ricorrenza del bimillenario della nascita di Augusto, per vedere tornare alla luce l’altare della pace grazie ai lavori di recupero condotti dall’archeologo Giuseppe Moretti.
Risistemata da allora sul Lungotevere, l’Ara Pacis ha rischiato per molti anni di essere compromessa dall’inadeguatezza del suo contenitore, che non poteva isolarla dal traffico, dallo smog e dall’umidità che si depositavano sui suoi marmi e sugli intonaci.
Per questo, negli scorsi anni, il nuovo complesso museale è stato interamente riprogettato da Richard Meier, il quale ha declinato la nuova struttura in funzione della conservazione del monumento, sia a livello ambientale che di sistema antisismico, creando uno spazio museale che coniuga perfettamente antico e contemporaneo.
Da Mammachebello
Scegliamo di fare la visita con l'Associazione Bimbi Mindful che propone la visita guidata per i bambini con la possibilità, alla fine della visita, di disegnare quello che più ha colpito la fantasia dei più piccoli.
La visita comincia con una lunga spiegazione della storia di questo monumento davanti al plastico che ricostruisce la vallata del Tevere - aperta campagna - dove sorgeva il monumento.
L'altare venne infatti edificato lungo la via Flaminia nella zona cosiddetta del Campo Marzio nel 9 ac e dedicato dallo stesso Imperatore Augusto alla dea Pace, per simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte.
Foto di @VeraCausa9 |
Poi tutti i bimbi si spostano e, comodamente seduti per terra, osservano ad uno ad uno i quattro lati scolpiti del monumento alla ricerca di storie, leggende, animali e miti.
Il monumento ha uno stile che può definirsi "eclettico" data la presenza di motivi di origine greca classica, greca ellenistica e più strettamente romana.
Ci sono la lupa con Caino e Abele nel cesto incastrato sul fiume, c'è la storia di Augusto con i personaggi della famiglia imperiale e c'è uno dei fregi più belli e più interessanti per i bambini: due ninfe seminude, una seduta su un cigno in volo, simbolo dell'aria, e l'altra su un drago marino, simbolo del mare; questi due animali predominanti sono il simbolo della serenità e della pace, cioè terra marique: la pace in terra e in mare.
Poi la lunga parete con lucertole e serpenti. maiali e ancora cigni.
Finalmente si entra a vedere l'altare vedo e proprio: tutti in fila indiana, in silenzio e senza toccare nulla.
Ma bisogna cercare - come in una caccia al tesoro - un punto della parete di marmo dove il marmo non è bianco ma tutto rosa...
Perché è rosa? cosa era prima? I bambini si lanciano in mille risposte, anche fantasiose ma è Carmen - la nostra guida esperta - a rivelare l'inaspettata verità: quel rosa che si vede sulla parete è l'unica traccia di come era realmente il monumento all'epoca augustea: tutto colorato, rosa, rosso, verde... una meraviglia!
Foto di @mantonini64 |
Dopo un'oretta di avvincenti spiegazioni e caccia degli animali sui bassorilievi, la visita è finita. E ' giungo il momento di distribuire foglio, matita e colori e di disegnare.
I bambini si sistemano un po' ovunque, chi sul pavimento, chi sulle panchine e si mettono a creare... mi colpisce che i bambini siano lasciati lì indisturbati. I custodi non intervengono, lo spazio è ampio e non danno fastidio agli altri visitatori... un ottimo modo di avvicinare l'arte ai bambini, di renderla più fruibile e meno noiosa...
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