Au revoir Rapt

"Senza i cambiamenti necessari, la situazione della linea non potrebbe che peggiorare" questa considerazione fatta da RAPT Dev Italia è caduta nel vuoto del silenzio della Ragione Lazio, come il resto della piano per gestire la Roma-Lido: "Ma dalla Regione Lazio un imperturbabile silenzio, come quasi il progetto desse fastidio."  Rassegnatevi, ancora 3 anni di Atac e poi, se sopravviveremo, le Ferrovie, come previsto tempo fa. E come raccontato l'amore è perfettamente ricambiato.


(Teleborsa) - È un progetto ambizioso quello di RAPT Dev Italia, sezione italiana della società francese RAPT fondata nel 2002, altamente specializzata in tutti i rami del trasporto pubblico e presente sul territorio nazionale dal 2012, per la trasformazione e lo sviluppo della ferrovia Roma-Lido. La ferrovia che collega la Capitale con il mare inaugurata con trazione a vapore alle ore 10 del 10 agosto 1924 dall'allora Capo del Governo Benito Mussolini che viaggiò su una carrozza panoramica, peraltro ora sempre più al centro delle cronache per guasti, disservizi e disagi per gli utenti. 

La proposta per la progettazione, costruzione e gestione della linea Roma–Lido è stata presentata dalla società di diritto italiano appartenente al Gruppo francese RATP, quinto al mondo nel settore della mobilità pubblica, ovvero bus, metro, treno e tram. Ma dalla Regione Lazio un imperturbabile silenzio, come quasi il progetto desse fastidio.


E Rapt Dev Italia insiste: "Il progetto per trasformare la Roma-Lido in una grande ferrovia metropolitana è pronto, definito in tutti i suoi dettagli, non presenta costi ma solo vantaggi, ma non è più rinviabile. Il contratto di servizio è scaduto nel 2012, se dovesse essere prorogato al 2019 (anno in cui diventa obbligatorio effettuare una gara) ma senza i cambiamenti che il nostro progetto prevede, diciamo subito che noi non parteciperemo alla gara, perché la situazione della linea non potrebbe che peggiorare".

Il 27 luglio 2016 scadeva il termine perentorio di tre mesi dalla
proposta alla Regione Lazio del progetto, avvenuta per la seconda volta a fine aprile 2016 in base all’art. 183 del Nuovo Codice Appalti, a distanza di due anni dalla prima consegna ufficiale. Ora la Regione Lazio, a conclusione dell’iter di verifica partito a settembre 2014, dovrà necessariamente esprimersi in merito alla sua fattibilità.

Va ricordato che la ferrovia Roma-Lido è di proprietà della Regione Lazio e data in concessione all’ATAC, l'azienda di mobilità di Roma Capitale, con contratto scaduto nel 2012 e non più rinnovato, almeno fino a questo momento. La Roma–Lido serve circa 350 mila persone, di cui 250 mila abitanti del X Municipio (Ostia), 50 mila di Isola Sacra e Fiumicino, 50 mila residenti tra i quartieri Spinaceto e Tor de’ Cenci: sono circa 27 milioni i passeggeri trasportati ogni anno con una capacità di trasporto attuale (Vett-Km-Anno) di circa 9,5 milioni. Con le attuali 13 stazioni nei 28 km di lunghezza, si tratta della linea suburbana più frequentata d’Italia.

Il 30 giugno 2014 l’Associazione Temporanea d'Impresa (ATI), composta da Ansaldo sts, Hitachi, RATP Dev Italia, Salcef, Cilia
Italia e Architecna, aveva presentato alla Regione Lazio la proposta di project financing per la Roma–Lido. 

Nel settembre successivo, per procedere all’istruttoria, era stato costituito un Gruppo di Lavoro tra Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti–Area Trasporto Ferroviario e Impianti Fissi, Roma Servizi per la Mobilità e ATAC. Tra ottobre e novembre 2014, l’ATI aveva fornito all’Amministrazione le modifiche al progetto preliminare, richieste dalla Direzione Regionale. Fino a ottobre 2015 vennero svolti tavoli tecnici nell’istruttoria avviata dall’Amministrazione, mentre da luglio 2015 si erano tenuti tavoli di coordinamento per la verifica economica-finanziaria della proposta. Tra dicembre e gennaio 2016 si è svolta la Conferenza dei servizi istruttoria e il 27 aprile l’ATI aveva presentato di nuovo il progetto in base al Nuovo Codice Appalti (art. 183).

Il project financing è una proposta spontanea di finanza di progetto che qualsiasi operatore economico può avanzare a un’amministrazione aggiudicatrice per realizzare in concessione dei lavori pubblici o di pubblica utilità. Una volta approvato, può essere messo a gara per l’affidamento invitando anche il promotore.

Il progetto presentato dall’ATI è del tutto compatibile con il livello
di spesa storica e di impegno finanziario a carico della Regione Lazio e, trattandosi di "Progetto Preliminare Integrato" completo (103 documenti con oltre 1.100 pagine), risulta già cantierabile, redatto in conformità ai requisiti di legge. Rispetta, infatti, i Documenti Programmatici di riferimento (Piano di Armonizzazione del NPRG, NPRG del Comune di Roma, PGTU del Comune di Roma, Piano Regionale Trasporti), non presenta modifiche della linea né aumento di volumetria, né prevede modifiche al sistema di bigliettazione e alla sua gestione.

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4 Commenti

Anonimo ha detto…
E quindi?
Anonimo ha detto…
Ma il vostro interesse e' che le cose vadano bene o che continuino ad andare male altrimenti non avreste più alcun ruolo è alcun significato?
Andrea ha detto…
E quindi probabilmente l'unica trattativa seria sarebbe con le FS.

Rispondo volentieri anche al secondo anonimo: Quale significato avrei? Quello di raccontare una storia? Vorrà dire che cambierò storia da raccontare.
Per l'attività di blogger stai tranquillo per me, qualcosa troverò.

Grazie per la premura
Anonimo ha detto…
Mi viene una gran rabbia a sapere cosa vuole rifiutare la Regione Lazio...