"Metro B, fumo dal treno e porte bloccate", ma sarà vero?

Metro B, fumo dal treno e porte bloccate. Il racconto dei passeggeri: "Fuggiti dai finestrini" - Panico a Castro Pretorio sabato pomeriggio per un guasto al locomotore. Persone ferite dalle schegge. Atac: “Era solo polvere” - Un nostro piccolo report



TreninoReport

Leggendo i fatti raccontati da Repubblica, tralasciando il comportamento Atac sulla gestione del momento e sul comunicato arrivato ore dopo gli eventi ci sembra curioso che le porte non si siano aperte. Questa cosa la spiegammo in un #MetroForDummies dedicato agli allarmi a bordo dei treni: tirando le leve dell'allarme, ovviamente le porte non si aprono e viene richiesto aiuto al macchinista, mentre tirando le leve sopra le porte (pomello blu) le porte si aprono. In pratica ci pare di capire che se gli utenti avessero atteso il macchinista sarebbero scesi senza problemi.

Ma ovviamente è facile parlare da dietro una tastiera il giorno dopo.

Da Repubblica

Stazione metro Castro Pretorio, ore 15.30 di ieri. Un botto. La metro che si arresta di colpo. Il fumo che comincia a venir fuori all’altezza dei primi vagoni. Tra i passeggeri è il panico. Vogliono uscire, ma le porte del treno non si aprono. Gli altoparlanti avvisano che la metro si è arrestata per un guasto, ma alla gente intrappolata dentro al convoglio l’informazione non basta. Vogliono che le porte si aprano, temono che scoppi un incendio, che il treno esploda. Pensano di avere poco tempo a disposizione.

La paura cresce, diventa disperazione. I più giovani si avventano contro i finestrini e le porte, spaccano i vetri prendendoli a calci. C’è chi si lancia fuori dai finestrini rotti. Chi, con lo zainetto, aiuta a buttare giù i vetri già in frantumi della porta per fare spazio al passaggio delle persone.

Cosa fa in tutto questo tempo il personale di stazione? Perché le porte non si aprono? InfoAtac, intorno alle 16, manda due tweet. «Metro B, linea rallentata per guasto tecnico a treno stazione Castro Pretorio », dice il primo tweet. «Metro B, forti rallentamenti su intera linea per guasto tecnico a treno stazione Castro Pretorio », dice il secondo.

Alle 17.53 Repubblica telefona all’ufficio stampa Atac. La versione dell’azienda arriva alle 20.40. «Il distacco di un tubo ha comportato la fuoriuscita di aria ad alta pressione che ha provocato l’innalzamento di polvere in galleria. I passeggeri hanno rotto alcuni vetri. Il treno si è immediatamente fermato e il macchinista ha provveduto a eseguire l’evacuazione dei viaggiatori. Il personale aziendale ha allertato subito gli ispettori, gli addetti all’assistenza e le forze dell’ordine».

Sul posto sono intervenuti agenti del commissariato Viminale, che hanno confermato il blocco e il panico: alle 15.40 c’è stato un guasto a Castro Pretorio. È esploso il compressore di un locomotore, i passeggeri terrorizzati hanno rotto i vetri di finestrini e porte, dando in escandescenze.

Una lotta impari contro i vetri, anche a mani nude. Tante persone sono rimaste ferite o per sfondare porte e finestrini, o per passarci attraverso, colpite dalle schegge ancora sospese. E infatti è stata chiamata l’ambulanza. I passeggeri sono stati medicati sul posto dal personale sanitario, nessuno è stato trasportato in ospedale

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1 Commenti

Al.Ce. ha detto…
Non è la prima volta che capita che l'utente faccia fatica a servirsi dei sistemi d'emergenza a bordo. Vi ricordate la faccenda del treno che viaggiava con porta aperta a Castro Pretorio nel luglio 2015, immortalato dall'immancabile video (rendersi utili no, eh?) in cui si vedeva una signora mentre tentava di fermare il treno azionando la levetta blu per l'apertura d'emergenza delleporte (sic!)? http://odisseaquotidiana.blogspot.it/2015/07/metrofordummies-lapertura-delle-porte.html
Qui, invece, dove serviva aprire le porte, nessuno è stato capace di farlo. Se ci fosse stata la signora...