MA LA RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE ALLA COLLETTIVITÀ PER IL BUON FUNZIONAMENTO DI UNA CITTÀ È AL BISOGNO DI COME GLI GIRA A CHI DETIENE IL POTERE?
Con no chalance Atac ha portato la frequenza nel passaggio dei treni della linea C da 12 minuti a 15 e a volte oltre. L'azienda ha motivato questa modifica con un generico comunicato "per indisponibilità dei treni in base al numero programmato". Quando fu effettuata la modifica dello scambio sui binari di Malatesta, fecero seguito filmati, descrizioni tecniche e documentari sull'intervento, anche troppe informazioni per l'utente medio.
Ora qui è in gioco il disagio di chi utilizza questa linea e l'Atac ha ben pensato di non dare alcuna spiegazione, ne sui tempi di questa frequenza, ne su soluzioni che magari (spero), siano allo studio per risolvere questo problema. In questa città si fanno due passi avanti e quattro indietro, perché questa è la percezione dell'utente con tutti i vissuti che più ne conseguono.
La metro C non ha più linee bus alternative che collegano in un'unica soluzione, come potevano essere il 105 quando si attestava a Grotte Celoni oppure la ex Roma-Giardinetti, ridotta ad una esigua e ridicola linea. Allora lo trovo profondamente ingiusto non informare l'utenza sui tempi di persistenza di una frequenza a 15 minuti e spesso oltre. Io voglio sperare ancora nel buon senso degli amministratori dell'Atac e del Comune di Roma.
Vi si fa richiesta di dare notizie più dettagliate su questa vicenda.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
La Risposta di Enrico Stefano
Non è stata presa nessuna decisione con "no chalance". Non è che si ci diverte a togliere treni, dato che tra l'altro l'atac viene pagata a km.
Il motivo per cui ad oggi non vengono mantenute le frequenze previste è la mancanza di treni, dovuta all'usura precoce delle ruote. Sono state ordinate le ruote per sostituirle su sei treni, per la sostituzione completa di un treno occorrono 45 giorni.
Questi sono i tempi. La sostituzione dei binari a Malatesta è servita a prevenire (mitigare) future usure precoci.
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1 Commenti
Siamo di fronte a dei principianti allo sbaraglio (ad essere buoni) che hanno la presunzione di pensare di essere quello che non sono: capaci di governare e/o gestire un azienda come ATAC.
Nel mio lavoro Enrico Stefano sarebbe considerato un incapace perché invece di risolvere il problema non fa altro che trovare giustificazioni.
Signor presidente della non-mobilità invece di vantarsi di aver creato una corsia riservata con due righe gialle sull'asfalto che nessuno rispetta o gongolare per aver tolto della fermate al 51 o per gli autobus che altri hanno comprato dovrebbe dire a noi cittadini e a noi clienti quando sarà ripristinato il servizio sulla metro C che tanto funzionava bene prima dell'arrivo del movimento degli incapaci.
Aggiungo che la frequenza prima era di un treno ogni 6 minuti mentre oggi siamo a un treno ogni 16/22 minuti.