Passeggiando per Villa Torlonia ci si imbatte in una fiaba dentro Roma, questo non è un monumento del tipo classico. Siete pronti a visitarlo su web, prima di andarci di persona, allora allaccia le cinture, apri gli occhi e comincia a sognare.
Da La Stampa
Come arrivare |
Da Termini: Metro B per 3 fermate, fino ala stazione Bologna, da li 650 metri a piedi e sei arrivato |
Foto di ViolaXenia |
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Ebbene sì, la sua architettura altro non è che lo specchio del gusto eclettico di un esponente della nobiltà romana, parliamo del principe Giovanni Torlonia che, nel 1840, affidò a Giuseppe Jappelli, noto architetto paesaggista veneto, la realizzazione di quello che era il luogo di evasione del principe rispetto all’ufficialità della residenza principale, una dimora che, per quell’aspetto rustico che molto ricordava un rifugio alpino assunse l’appellativo di “Capanna Svizzera”.
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Foto di RobWaldganger |
Foto di rosaschiavello |
Mosso dall’amore per l’esoterismo, il padrone di casa, tra decorazioni e mobilio, fece dell’animale notturno una presenza costante, quasi ossessiva, a tal punto che la dimora prese il nome di Casina delle Civette.
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Foto di ValEstCrosetto |
Foto di FilGius |
Accanto al Museo, inoltre, si trova la Biblioteca di Arti Applicate, uno spazio dove perdersi tra i circa 1400 volumi ospitati e ampliare i propri orizzonti conoscendo i segreti e le tecniche per realizzare mosaici e pitture sul vetro.
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