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Gentili Assessori Meleo e Stefano,
chi vi scrive è un pendolare che quotidianamente si muove tra Ostia e il centro della Capitale per motivi di lavoro.
Non nascondo di aver sostenuto il Movimento che vi ha portato al vostro attuale incarico, identificando nel vostro programma i valori di onestà, equità e trasparenza che da sempre cerco di perseguire nel mio piccolo.
Non nascondo di aver sostenuto il Movimento che vi ha portato al vostro attuale incarico, identificando nel vostro programma i valori di onestà, equità e trasparenza che da sempre cerco di perseguire nel mio piccolo.
Nella vita di tutti i giorni non ricopro incarichi così gravosi come i vostri, apprezzo molto la vostra perseveranza e non per ultima, l'iniziativa 'trasparenza' che avete messo in atto con Atac.
Per approfondire: Una nuova programmazione degli autobus #Atac
"Non ci sono mezzi sufficienti per svolgere il servizio di trasporto" - avete annunciato ai media, chiedendo implicitamente a noi utenti di fare sacrifici in attesa di una futura normalizzazione del servizio.
E vi vogliamo credere.
Ma se da un lato avete onorato il principio di trasparenza, dall'altro, mi duole dirlo, non avete fatto altrettanto con quello di equità.
Da qui la presente lettera che incarna oltre che il mio sentimento anche quello di molti altri pendolari a me vicini.
Non ritengo sia stato equo far girare vuoti i bus migliori della flotta Atac verso la nuova fiera di Roma in occasione del convegno internazionale dei cardiologi mentre la capitale affogava nel disservizio dei trasporti, tantomeno ritengo equo quanto siete in procinto di fare: il servizio temporaneo 'Linea Cinema'. (il riferimento è il comunicato di Muoversi a Roma)
Per ricordare: Dove sono gli autobus a Roma?
Tale servizio da oggi, 13 Ottobre, e fino a giorno 23, con cadenza di 20' circa, sarà attivo dalle 8 del mattino fino alle 2 di notte in occasione della Fiera del Cinema, non è equo.
Non sarebbe equo nemmeno se il servizio lo pagasse (come è stato presupposto da alcuni) la Fondazione Cinema per Roma.
I mezzi di Atac, insufficienti, dovrebbero essere destinati anzitutto all'utenza pagante, ai pendolari che ogni giorno mettono sul piatto di Atac i soldi di biglietti e abbonamenti ordinari. Il servizio dovrebbe anzitutto essere riservato a chi ogni giorno, per tutto l'anno, sostiene economicamente il servizio di trasporto pubblico.
I nostri soldi, cari assessori, non valgono meno di quelli della Fondazione Cinema per Roma o di qualsiasi altra organizzazione pagante, non vi può giustificare nemmeno l'aulico fine di dar lustro alla capitale agli occhi del mondo, visto che, lo sappiamo bene, il comune di Roma ha deciso di non candidarsi per le olimpiadi proprio per tamponare i problemi legati al dissesto finanziario in atto.
Non è equo, non è coerente.
Concludere così questa lettera aperta potrebbe farmi passare per gufo, piddino o vostro antagonista politico.
Ma non voglio limitarmi alle sterili critiche. Scrivo perchè vorrei suggerirvi (caldamente), di risolvere la questione potenziando i collegamenti ordinari già in essere con il parco della musica piuttosto che istituire una linea temporanea che soddisfi clientela 'virtualmente interessata' a scapito di utenti del trasporto pubblico 'veri'.
Nell'augurarvi buon lavoro, auspico in un vostro rapido e saggio ripensamento in merito alla 'Linea Cinema'.
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
un abbonato annuale ATAC.
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