Le domande che dovresti porti prima di prendertela coi macchinisti

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E' sempre bello quando ci si scambia idee e pareri, anche se a prima vista sono molto lontani tra loro. Ricapitolo per chi si fosse perso le puntate precedenti: tempo fa Daniela aveva scritto una lettera/sfogo verso tutti coloro che accusavano una precisa categoria di persone - i macchinisti - senza informarsi.

Qui c'è il testo della lettera.

Pochi giorni dopo Maurizio ha voluto rispondere, volendo puntualizzare che secondo lui la colpa è anche dei macchinisti, ma anche qui non voglio riassumere, preferisco tu legga tutto.

E' opinione di molti, non solo di Maurizio che molti dei nostri disagi siano causati dai dipendenti Atac, i quali, con l'alibi dell'azienda, fanno un pò ciò che vogliono. Questa idea era largamente diffusa a luglio quando accadevano le scene descritte in questo video che ho girato in quel periodo.


Leggendo la risposta Daniela ha voluto puntualizzare il suo pensiero, che vi riporto qui sotto e ricordo che chiunque volesse dire la sua può scrivermi su iltrenoromalido@yahoo.it.

Di Daniela Cortese per OdisseaQuotidiana

Caro Maurizio utente della Roma Lido, grazie per la risposta e l'opportunità di ulteriori approfondimenti che mi dai. 

Vorrei seguire la traccia del tuo post. Comincio con il dire che se tu sei un pendolare da 22 anni, io lo sono da poco meno di 50 anni (mi sono diplomata nel 1975 e ci andavo a scuola, se ti va fatti due conti), prendo ancora il trenino per andare al lavoro e salgo a Vitinia mentre tu ad Acilia; in famiglia hai tre abbonamenti annuali, noi quattro su cinque componenti familiari. 

Diciamo che il quadro è più o meno completato e confrontato: posso dire che conosco abbastanza bene il tema da trattare; tra l'altro ho promosso negli anni manifestazioni, raccolta di firme, proposte legislative, boicottaggio dell'aumento del biglietto senza ritorno in qualità del servizio, ho favorito incontri “istituzionali”. 

Risultato? E' sotto i nostri occhi: zero. Ma non ho ancora smesso di lottare. Anzi, verso la metà del mese scorso, abbiamo organizzato una iniziativa pubblica lavoratori Atac e pendolari, con diverse associazioni presenti, con USB (non quei sindacati aziendalisti, mi trovi proprio d'accordo, infatti non c'erano) e abbiamo distribuito mille volantini lungo le varie fermate da ostia a piramide. 

Presenti? 

Una cinquantina di persone, gli altri a scrivere su facebook. Anzi, mai come negli ultimi anni, forse negli ultimi mesi, anzi proprio in questi giorni … le risposte istituzionali ricevute sono le peggiori mai sentite: la privatizzazione! Sarebbe una vera jattura: mai sentito un servizio pubblico privatizzato che non abbia aumentato le tariffe e peggiorato il servizio? 

Gente sul treno
Foto di Er_Conte
Vogliamo davvero perdere per sempre la prospettiva che i cittadini debbano ricevere i servizi pubblici essenziali, dall'acqua ai trasporti, almeno pari alle tasse pagate oppure ci sentiamo tutti Rockfeller e dopo avere pagato le tasse vogliamo ri-pagare tutto per ingrassare lorsignori e vedere sempre peggiorare diritti e qualità della nostra vita? 

Esempio lampante: la società TPL che gestisce molte corse urbane ed extraurbane già privatizzate da molti anni dentro e fuori Roma. Orbene questi lavoratori sono perennemente con stipendi arretrati di molti mesi, già più bassi dei loro colleghi Atac a pari lavoro: Anni di scioperi, petizioni, manifestazioni a vario titolo, hanno ricevuto adesso gli arretrati da agosto solo dopo la serrata dei giorni scorsi. 

I nostri potenti mezzi
Foto di GandalfilGrigi1
La mia proposta, che è anche la loro, è di farli presto rientrare in Atac e abbandonare questa devastante privatizzazione. 

Forse non lo sai, ma molti di questi autobus, con la scritta “Deposito” in realtà rientrano perchè mancano addirittura i soldi per la benzina

Forse non lo sai ma sul manuale di Atac c'è scritto che se i freni non funzionano l'autista deve rallentare, non fermarsi, solo rallentare a rischio suo e di chi ci viaggia sopra. 

Chi loha denunciato? Solo USB. 

Si prova a prendere il treno
Foto di Romainmetrro
Dici che ci sono molti macchinisti maleducati. E chi lo nega? Io ho incontrato molto maleducati dipendenti delle Poste, del mio stesso ufficio, addirittura qualche fruttivendolo e non di meno alcuni inquilini del condominio. 

Ma non TUTTI, solo qualcuno, io non generalizzo

Quindi? 

Se condividi che il pesce puzza dalla testa, e guadagna moltissimo per quanto puzza, io andrei a cercare le responsabilità in alto: manager strapagati per distruggere, bilancio comunale che taglia i finanziamenti alla manutenzione e all'acquisto di nuove vetture, e molto molto altro, che avevamo ben spiegato nel nostro volantino. 

In ultimo: non lavoro ad Atac, ma mi interesso di lavoratori in genere e mi sono documentata su questa categoria. Non ho insultato i cittadini onesti che prendono il trenino con immani disagi, perchè lo prendo anche io e subisco gli stessi disagi. 

Ma come ti è venuto in mente di fare questa dichiarazione? 

Gente in attesa
Foto di Braton78
Io condivido con i macchinisti i problemi che chi dovrebbe risolvere non risolve, perchè non credo che privato sia meglio, sono convinta che pubblico è decisamente la condizione da difendere, come il nostro diritto a viaggiare bene non può essere separato dai diritti di chi in Atac ci lavora. 

Mi vuoi incontrare per parlarne? Non mi sottraggo, figurati, ma se venivi al presidio a Piramide magari ci eravamo già parlati. 

Comunque quando vuoi, sempre che non ci ripensi. Andrea Castano, ovviamente,è invitato. 

Con un po' più di cordialità di quanta non ne abbia ricevuta, ciao Daniela

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5 Commenti

Mario ha detto…
Buongiorno, mi permetto di entrare in una discussione su di "chi è la colpa" che mi sembra tanto essere una guerra tra poveri con accuse da un lato e dall’altro senza mai fermarci a guardare il problema dall’alto. Purtroppo noi ci troviamo in uno stato dove le regole o non esistono oppure se esistono sono interpretabili da chiunque; a questo si aggiunge il fatto che la MERITROCAZIA in questo paese non è considerata come un elemento fondamentale per la crescita del Paese.
Quanto sopra ha portato ad avere da un lato dirigenti e amministratori pubblici che hanno gestito e gestiscono la “cosa pubblica” SENZA AVERE ALCUNA RESPONSABILITA’ e guadagnando più soldi di manager privati a cui in caso di errore o mal gestione viene presentata la lettera di licenziamento e il relativo conto. Dall’altra parte ci sono i dipendenti pubblici CATEGORIA PROTETTA che possono fare o non fare qualunque cosa bloccando l’amministrazione, rallentando le attività pubbliche, lavorando meno degli altri SENZA AVERE ALCUNA RESPONSABILITA’.
In questo scenario sconfortante dove basterebbero regole certe e responsabilità oggettive ci si ritrova con Manager pubblici incapaci e impossibilitati a poter mettere in atto tutte le azioni di ripristino delle legalità e dell’efficienza e con quella parte di dipendenti pubblici che usufruisce di benefici del passato ormai anacronistici (I macchinisti della Lido guidano 2h40 !!!) e che si ripetono “intanto a me chi micaccia!!!”. Tutto questo porta allo sfascio.
Inoltre in Italia esiste il concetto che se è pubblico allora può perdere denaro e non può fallire. Ricordo che lo Stato, cosi come qualunque azienda, PUO’ FALLIRE e deve portare i conti in regola. Se non capiamo questo allora: olè olè viva il pubblico!!! …..ma per i nostri figli ??

Non è quindi il problema pubblico e privato. Forse nel privato esistono le RESPONSABILITA’ dei singoli e un po’ più di meritocrazia.
L’esempio di Roma TPL non va buttato sulla carta solo per gli stipendi non pagati ma va portato a conoscenza di tutti. Roma TPL non è una privatizzazione ma un affidamento con gara (ricordo che le gare sono obbligatorie per legge europea e che anche ATAC dal 2019 dovrà farle se ne sarà in grado). Questo affidamento è stato fatto alla metà del costo di ATAC stessa portando denari freschi nelle casse pubbliche che sarebbero potuti servire per altro. Roma TPL è pagata da ATAC e se questa non la paga (stiamo parlando di circa 90 milioni di € all’anno e di circa 70 milioni di€ di contenziosi) è ovvio e naturale che non avrà le risorse sufficienti per pagare il gasolio e gli stipendi. Quindi dire, ritorniamo tutti in ATAC è fare come lo struzzo e mettere la testa sottoterra e non vedere o pensare che le risorse statali sono infinite per poi lamentarsi di tasse assurde.
Per concludere ognuno di noi dovrebbe fare la sua parte insegnando ai figli che non esiste il posto fisso, che ogni cosa va conquistata giorno per giorno e che meritocrazia, regole, onesta e RISPETTO PER GLI ALTRI sono alla base di uno stato forte e libero senza cittadini di serie A e cittadini di serie B. Buona giornata e buon lavoro
anonimo ha detto…
Al di là di quello che ha scritto, che è la sua personale opinione che rispetto anche se non condivido, mi chiedo: ma perché non si informa prima di sparare cavolate tipo che i macchinisti Lido guidano solo 2 ore e 40??? Ma chi le ha detto sta cavolata??? I turni durano 6 ore e 10 minuti con un tempo di guida che va dalle 4 ore e 40 circa alle 5 ore e 10 a cui si aggiungono i tempi di abilitazione, disabilitazione e controllo del treno.
darknight74 ha detto…
Concordo pienamente che il problema romano ed italiano è la mancanza di responsabili a causa di leggi e regolamenti farraginosi e contrastanti. Tale situazione fa la felicità dei non lavoratori a tutti i livelli. La contrapposizione pubblico vs privato è un falso problema laddove sia chiaro che in caso di servizio in monopolio naturale (come nel caso dei trasporti) si tratti di concessione non di vendita (ed anche la Roma-Lido ai francesi è una concessione). La cosa basilare è che il pubblico possa rivalersi sui singoli in caso di non ottemperanza dei doveri (nel caso delle concessioni esiste lo strumento del capitolato che vincola chi partecipa ad una gara e del contratto di servizio che vincola chi vince la gara). Ma purtroppo ai furbi (di qualsiasi livello) fa comodo l'assenza di controlli.. Cosa che evidentemente si ritorce sui lavoratori onesti e sui clienti (che non scordiamoci essere l'ultima ruota del carro). Forse è il caso di lasciare da parte la diatriba pubblico vs privato visto che è un falso problema
Anonimo ha detto…
Intanto non si fanno i turni 8-10 ore di lavoro al dì che mediamente una persona fa se lavora nel privato senza aver riconosciuto lo straordinario nella retribuzione (in tempo di crisi bisogna tirar su le maniche).

Eppoi io vedo tante corse con 2 autisti, ma dico: c'è bisogno di n.2 autisti in epoca così tecnologica e su una tratta non particolarmente lunga o difficile??

Avete infine notato poi come sono un po' più efficienti con il giubileo, o con un po' di fiato sul collo? dove sono i treni rotti? a me sembra che comunque bene o male i treni viaggino tutti (anche se magari alcuni con difficoltà)
Anonimo ha detto…
Intanto non si fanno 8-10 ore di lavoro non pagato come molti facciamo, molti che come me che lavorano nel privato e le ore di straordinario pagato se le sogna!
Eppoi c'è bisogno di n. 2 autisti.. che spesso mi capita di vedere alla guida?
Avete notato infine come in questo periodo camminino anche i treni "guasti" (certo con difficoltà magari) che intanto passano e anche se lentamente arrivano e ci sono meno resse sul treno.