Ci meritiamo tutto questo





Di @nsottoilcavolo per OdisseaQuotidiana
 
Quando scrivo un post, per ispirarmi nei testi, ho bisogno di avere una foto davanti. Ma di solito le mie foto sono molto diverse da queste e molto più appetibili e interessanti.
 
Oggi per la rabbia che ho in corpo ho dovuto ispirarmi ad una emblematica apprezzata subito appena vista: la fuga dei dirigenti Air France dopo essere stati denudati a suon di botte dai dipendenti! MITICI! I francesi mi sono stati sempre un po’ sulle balle, sarà per quella diatriba atavica sui vini, i formaggi… ma quando si tratta di lotta hanno le palle da vendere!
 
Beh, a questo ho pensato stamattina alla Stazione di Casal Bernocchi!
 
Parliamo della Stazione di Casal Bernocchi, ne vale la pena: una delle stazioni della Roma-Lido più sfigate, costruita sulla statale Ostiense, sperduta li in mezzo al nulla in balia dei vandali che si divertono ogni giorno a scocciare bottiglie vuote di birra; l’area parcheggio, creata nel momento della nascita della stazione, con le mattonelle completamente divelte che fanno “calcinaccio” ovunque; sporcizia di ogni tipo: sacchi dell’immondizia, parti di mobili buttati sul quel po’ di sfigatissimo giardinetto con quattro alberelli che fanno più danno che altro ai cofani delle auto parcheggiate e il botteghino perenne vuoto senza dipendenti..e le volte che ci sono non si sa bene cosa stiano facendo a parte guardare la tv o stare al computer!
 
Sappiamo ormai i disagi che vertono su questa tratta, la Roma-Lido appunto, e sappiamo da quanto si sta “lottando” in rete e su twitter in particolare per rendere pubblico questo scempio. Beh, stamattina si è creato l’apoteosi! In un’ora e mezza sono passati tre treni!!! Ovviamente strapieni e chiaramente imprendibili. Il senso di frustrazione che ti assale è indicibile e non sai se incazzarti di più con l’Atac o con la gente che sta li. Ripensi alla lotta dei francesi e pensi: “abbiamo quello che ci meritiamo”! Siamo diventati un popolo senza palle, succube degli eventi che ormai ci scivolano addosso come l’acqua.
 
Me ne sono andata a casa stamattina, tanto ormai era troppo tardi i minuti di ritardo si susseguivano dall’alto parlante monotono e impersonale. Non sarei, non saremmo riusciti a prendere nemmeno i prossimi 3 treni…avrei dovuto recuperare troppe ore e non me lo posso permettere devo uscire per prendere mio figlio a scuola, perché ho i cazzi miei da fare dopo…
 
Maledetti. Maledetti voi dell’Atac, maledetti voi del Comune, maledetti voi al Governo. Ecco ora chiamatelo populismo! Ma fate bene perché questo grazie a voi, grazie all’esempio di impunità che date ogni giorno, è diventato il Paese dei balocchi: qui tutto è possibile a tutti, italiani e non! Tanto che vuoi che ti succede, nulla!
 
Tutto questo perché vogliono che i mezzi pubblici diventino privati, un tirare la corda, neanche tanto velatamente, perché sanno che lo possono fare, a noi ormai possono fare di tutto: bene!
 
Ok cari Italiani sonnolenti, svogliati, intorpiditi. Lasciamo pure che il loro progetto di privatizzazione abbia atto a procedere. Facciamo si che il biglietto arrivi a costare 6 euro.
 
Noi siamo dei coglioni, perché in questo modo facciamo il loro gioco: le nostre tasche diventeranno sempre più vuote ma almeno saremo contenti di avere un mezzo privato che arriva in orario.
 
Beh, che hai da sorridere! Te lo stanno mettendo al culo per l’ennesima volta e senza vaselina!
 


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