La cosiddetta guerra tra poveri

Davanti alla stanza del capotreno di Martina Tacito

Storia di un'occupazione mai fatta. Succede che con i treni a frequenza 30 minuti gli animi comincino a surriscaldarsi, le voci ad aumentare di volume e le parole a farsi grosse. Così ieri nel tardo pomeriggio dopo l'ennesimo annuncio "30 minuti" la folla a Porta San Paolo inizi ad inveire verso gli addetti ed il tono sale, fino a che qualcuno non decide di passare alle vie di fatto; "Basta, occupiamo i binari!" a quel punto forse manca il coraggio, forse la voglia di tornare a casa è troppa, forse quello che più pacifica le vostre coscienze, ma non se ne fa nulla, restano solo gli insulti e l'unica cosa che si corre ad occupare è un posto, uno qualsiasi, sul Caf appena arrivato. Non è la prima volta che accade e non sarà l'ultima una manifestazione di questo tipo è illegale e danneggia gli altri, ma è sicuramente più efficace di un mugugno ed infinitamente meno civile di mandare all'ospedale le persone.



Altre "invasioni di binari" storiche 


Il racconto di Anna

Da una decina di giorni a questa parte, stiamo vivendo qui a Roma e sulla nostra pelle, le proteste dei macchinisti delle metro A/B/B1 e trenino Roma/Lido. 

Protestano contro le nuove disposizioni aziendali nei loro confronti. Le proteste consistono nel sopprimere le corse delle metro e del trenino, consistono nel farci viaggiare tutti belli stipati dentro treni vecchi e quindi mal funzionanti e consistono nel farci viaggiare senza aria condizionata. 

A Porta San Paolo di Romainmetro
Oltre quindi a farci viaggiare come carne da macello, tutto ciò comporta: notevoli ritardi, disagi e malesseri, per non parlare delle quotidiane discussioni tra tutti noi viaggiatori per la corsa al posto al sedere, per la sgomitata per farsi spazio ad entrare, per il calcio dato per poter uscire e per ogni altro futile motivo. 

La cosiddetta guerra tra poveri.

Ieri sera, intorno alle 18:00 alla stazione della Piramide, stracolma di gente in attesa del trenino che ci transumasse a Ostia, ci viene annunciato sul “display” (perché i macchinisti evitano di farsi vedere, sono tutti in ufficio protetti dalla vigilanza privata), che la prossima partenza sarebbe avvenuta tra 30 minuti... la folla si è surriscaldata ed ha iniziato ad inveire urlando e bestemmiando contro l’Atac e contro i macchinisti. 

A quel punto, un signore di circa 70/75 anni ha iniziato a dire “Occupiamo i binari, non facciamoci trattare in questo modo, non dobbiamo permetterlo. Blocchiamo il treno in entrata e tutti i binari, facciamo intervenire la polizia e chiamiamo la stampa, debbono smetterla di protestare sulla nostra pelle” 

Evvai, mi sono detta, la coscienza si è svegliata, era ora!!!!! 

Bhe, per farla breve, all’ultimo eravamo in 4 ad aderire a questa unica via di scampo (la persona anziana, io, un’altra signora e un ragazzo di 30 anni circa), tutti gli altri e, vi posso garantire che erano tantissimissimi, si sono improvvisamente ammutoliti guardandoci come se fossimo matti, si sono ammutoliti facendo finta di nulla, si sono ammutoliti abbassando lo sguardo o volgendolo altrove... e visto che ormai il treno stava entrando in stazione, si sono preparati nuovamente a gareggiare per prendersi il posto a sedere, per spintonarsi e sgomitarsi per cercare di entrare o anche per solo entrare e poter respirare!!!!! 

Niente, tanto per non smentirsi, si sono dimostrati quello che sono, un popolo di pecoroni, capaci solo di brontolare, smadonnare ed ammazzarsi tra di loro, pur di non prendere il problema di petto e cacciare le palle!!! Quindi questa gente si merita tutto lo schifo che ci circonda e ci governa. 

E mi chiedo, ma la vostra dignità dov’è finita??? Possibile che i vostri animi si accendono solo per le squadre di calcio? Ma siamo sicuri di essere stati un popolo che ha combattuto contro l’oppressione, la dittatura e le ingiustizie??? Inizio ad avere forti dubbi…

Così durante la settimana, così sarà nei week end. I treni a frequenze improbabili e la Colombo piena. 

La speranza e l'augurio è che non sia così, ma la ragione purtroppo dice il contrario.

Spero di avere torto.

Posta un commento

1 Commenti

Unknown ha detto…
“Che le cose siano così’, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.”Giovanni Falcone.

ed è proprio questo quello che continuamente accade