#MetroForDummies la Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo – parte seconda

Seconda parte del viaggio sulla Roma-Nord, dopo aver fatto una breve introduzione e visto uno dei modelli, lo Stanga – Tibb, oggi analizzeremo nei dettagli il modello Firema E84. Vedremo la storia, le specifiche e qualche curiosità. Anche questa linea, così come la Roma-Lido e la Roma-Giardinetti, vanta un’interessantissima storia quasi centenaria. A differenza della decaduta ex Roma-Fiuggi (ndr: la Roma-Giardinetti), la ferrovia sfoggia ancora un’estensione di 102 chilometri che si dispiegano nell’unico scenario della Tuscia meridionale.

copertina2 [Qui la prima parte]

Firema E84

La creazione di un servizio urbano di tipo metropolitano mise a dura prova i convogli ECD “a comando indiretto” che, pur essendo stati in parte modificati, non erano affatto adatti per tale impiego.

Per sopperire perciò alla mancanza di materiale rotabile vennero ordinati tra il 1987 e il 1995 dei nuovi treni Firema dedicati interamente al servizio urbano. Tra questi se ne distinguono ben tre serie diverse:

  • I° generazione (1987-1988): il primo ordine contava 6 treni urbani a composizione doppia (Rp+M) serie 100 dove il pari identifica la motrice pilota e il dispari la rimorchiata pilota (esempio: 101 – 102).
    Con la continua crescita del traffico urbano, a soli due anni di distanza dall’arrivo dei primi Firema furono consegnate anche le rimorchiate intermedie, chiamate serie 200, da 201 a 210 e subito intercalate ai convogli che assunsero quindi la composizione (Rp+R+M) (esempio: 101-201-102).
  • II° generazione (1995-1998): Il secondo ordine comprendeva ulteriori 4 treni numerati da 113 a 120, a completamento della fornitura di prima generazione. Furono accoppiati con le rimorchiate 207-210 per ottenere fin da subito dei treni a tripla composizione.
  • III° generazione (1995): insieme alla seconda generazione furono ordinati, a causa dell’usura delle carrozze Stanga – Tibb, anche due treni extraurbani, i cosidetti “Firemetti”, contrassegnati dai numeri: 151-251-152 e 153-252-154.

DSCN0972 In origine tutti i Firema disponevano di comando multiplo (cioè della possibilità di accoppiare più treni tra loro) in previsione di assemblare treni doppi da 4 carrozze lunghi ben 100 metri. Con l’arrivo delle rimorchiate e il passaggio a treni da 3 vagoni ciò non fu più possibile a causa della limitata lunghezza delle banchine; poiché un treno da 6 carrozze non sarebbe mai entrato nelle corte banchine della Roma Nord, il comando multiplo fu presto smontato.

Di questa serie ancora tutti i treni sono in servizio tranne il Firema 119 – 120, la cui cassa 120 è andata distrutta nell’incidente di La Celsa.

[Continua…]


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