Sciopero Atac mercoledì 4/2/2015

Uno sciopero di cui il mondo poteva fare benissimo a meno

sciopero4 Per definizione uno sciopero è “un'astensione collettiva dal lavoro da parte di lavoratori subordinati, spesso promossa dai sindacati, avente per finalità quella di ottenere, esercitando una pressione sui datori di lavoro, un miglioramento delle condizioni lavorative”. Partendo de questo presupposto io non riesco a definire la “cosa” che avverrà mercoledì prossimo.

Non c’è la pressione sul datore di lavoro, anche perchè al datore di lavoro non fregherebbe nemmeno se Roma sprofondasse, non c’è un miglioramento delle condizioni lavorative, perchè da bestie siamo trattati noi utenti, come da bestie sono trattati loro lavoratori, con tutto il rispetto delle bestie che sono più rispettose.

Ed il disagio, ove mai ci fosse, per i datori di lavoro e per gli utenti è pure limitato perchè si parte dalle 8.30 alle 12.30 di mattina (per cui i mezzi ripartiranno, se mai si fermeranno verso l’una), diciamo al massima una rottura di coglioni.

Passerà qualche autobus di meno? Già me lo vedo Broggi che è dal 21/1 – la data della proclamazione – che non gliene frega un cazzo, si fermeranno le metro? Ma neanche per1395388141294 idea, già non si fermavano con la triplice, figurarsi per un sindacato minore.

Lo fanno per avere visibilità? Così per qualche giorno sono sui giornali o sui blog, come coloro che hanno proclamato uno sciopero? Forse, ma non credo che alla base possa interessare, forse interesserà ai vertici del sindacato.

Ed alla fine che succederà, che la Roma-Lido chiude? E cosa pensate interessi a coloro che l’hanno resa un cumulo di macerie, che per due ore chiuda? La caduta di un albero o la rottura di un treno porta ad una chiusura maggiore.

Ed alla fine gli utenti si incazzeranno sempre più con autisti e macchinisti, che continueranno ad essere additati come i maggiori responsabili del disastro (perchè non fanno un cazzo, perchè sono parenti di Alemanno…) ed a essere anche picchiati da qualche utente, nel silenzio del datore di lavoro e del sindacato, per una volta insieme.

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