Tornelli d'oro - Lo strano caso della società che gestisce l'affare dei biglietti Atac

TORNELLI D’ORO – LO STRANO CASO DELLA SOCIETÀ CHE GESTISCE L’AFFARE DEI BIGLIETTI ATAC – IN 18 MESI LE QUOTE COMPRATE A 6 MILA EURO PASSANO DI MANO A 375 MILA EURO, MA IL SERVIZIO NON CAMBIA

Dal Corriere della Sera e Dagospia

A entrare e uscire dalla società con gli australiani di Erg è la Expotel di Mauro Bevilacqua, ex commissario dell’Agcom vicino ad Alleanza nazionale. Il contratto con Atac, che paga sempre in ritardo, valeva 10 milioni. Il 20 agosto 2013 Bevilacqua ha chiesto il concordato preventivo anche per quei ritardi. Ma resta il giallo delle quote comprate e rivendute…

Alla fine Mauro Bevilacqua si è dovuto rassegnare al concordato preventivo. Non riusciva a tirare avanti. Colpa della difficile situazione del mercato, certo. Ma anche dei pagamenti sempre più tardivi dell’Atac.
 
Perché dal 2007 era uno dei fornitori della municipalizzata romana: 10 milioni di euro valeva il contratto per l’installazione dei tornelli alla metropolitana di Roma. Al Campidoglio governava Walter Veltroni, che di lì a poco avrebbe lasciato la poltrona di sindaco a Gianni Alemanno.
 
Ed è proprio all’inizio di quella stagione che la strada della Expotel, questo il nome della società di Bevilacqua, incrocia sul medesimo scenario dell’Atac quella di una grande multinazionale.
 
Si tratta del gruppo australiano Erg, che qualche tempo prima ha vinto l’appalto per i sistemi informatici della bigliettazione elettronica dell’azienda di trasporto. L’esperienza dell’ingegner Bevilacqua è fuori discussione. È stato revisore di Telecom, Italcable e Telespazio, nonché componente del consiglio superiore delle Poste e Telecomunicazioni.
 
Anche questo spinge Alleanza nazionale, nel 1998, a proporlo come componente del primo collegio dell’Autorità delle Comunicazioni.
 
Del resto la vicinanza al partito di Gianfranco Fini è ben testimoniata dalla presenza del suo nome nella compagine azionaria della società che edita il quotidiano Il Roma , insieme ai colonnelli di An: da Ignazio La Russa a Italo Bocchino, Ugo Martinat, Domenico Nania, Altero Matteoli…
 

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