Discorsi e volantini sullo Stadio della Roma

Non ho mai affrontato l'argomento Stadio della Roma, non ne ho le competenze, ma vorrei parlare di un volantino trovato per caso sul Roma-Lido che parla proprio dello Stadio della Roma e di tutto ciò che comporta. E' di un comitato di Tor di Valle - Comitato per la Difesa di Tor di Valle dal Cemento (lo trovate anche su twitter @FermaCemento) e ovviamente non è molto d'accordo con la costruzione dello Stadio e del relativo "Business Park". Ripeto non ne capisco nulla, ma credo sia interessante per gli utenti della Roma-Lido.


Il finanziere James Pallotta e il costruttore Parnasi realizzano lo Stadio della Roma

Falso! Lo stadio sarà di proprietà di una società del finanziere Pallotta. La A.S. Roma non sarà proprietaria di niente, anzi, pagherà 2 milioni di euro/anno di affitto a…chi? Alla società di James Pallotta! La A.S. Roma sarà la gallina da spennare.

Il finanziere James Pallotta e il costruttore Parnasi sono due benemeriti della città

Falso! Sono due affaristi che sfruttano la “legge sugli stadi” per i loro affari: la costruzione dello stadio serve loro solo per ottenere il permesso per costruire a Tor di Valle un milione di metri cubi per uffici, un centro commerciale, tre grattacieli da 220 metri. La più grande speculazione edilizia a Roma nel XXI secolo mascherata da opera pubblica, realizzata in un’area che il Piano Regolatore prevede come inedificabile!

Oltre lo stadio costruiranno altre opere utili alla città
  1. Falso! Costruiranno poche opere utili solo al loro “Business Park”:
  2. Un tronchetto di metropolitana B da Magliana a Tor di Valle invece di adeguare la Roma-Lido e trasformare in metropolitana l’intera tratta che rimarrà com’è ora (il nuovo capolinea della metro B a Tor di Valle comporterà il dimezzamento della frequenza dei treni da Laurentina.
  3. l’accorpamento della via del Mare/via Ostiense solo fino al GRA (nemmeno un km su venti), è una presa in giro per i 250.000 romani che vivono da Vitinia a Ostia!
  4. Un ponte sul Tevere per collegare il “Business Park” alla Roma-Fiumicino.
  5. Un ponte pedonale sul Tevere.
Alla città non costa nulla.

Falso! Il Comune di Roma dovrà finanziare con le tasse pagate dai cittadini 125 milioni di urbanizzazione. Soldi nostri spesi per far aumentare il valore commerciale delle cubature costruite nel “Business Park”.

Ma tanto in quell’area ora non c’è nulla!
Certo che non c’è nulla. E’ stata fatta degradare ad arte. Lì potrebbero sorgere un parco fluviale, impianti sportivi pubblici da utilizzare a costi popolari. La zona, com’è oggi, costerà meno in fase di esproprio, ma appena il Comune rilascerà i permessi per costruire, il valore dei terreni triplicherà immediatamente. Un’operazione da cui il finanziere e il costruttore ottengono milioni e milioni di plusvalenze ancora prima di avere messo il primo mattone! E tutto a spese della città.

A Decima è nato il Comitato per la Difesa di Tor di Valle dal Cemento, organizziamoci, partecipiamo e diffondiamo le informazioni corrette.
Facciamo noi quello che le istituzioni non fanno: difendiamo i nostri territori!
Se vuoi documentarti stiamo raccogliendo un Dossier sull’operazione speculativa a Tor di Valle.

“Carta Canta”, di seguito i documenti raccolti utili a smascherare gli obiettivi speculativi ed i pericoli per il territorio e la cittadinanza.

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3 Commenti

Anonimo ha detto…
Non farti abbindolare da comitatini dall'oscuro background (che poi tanto oscuro non è) e da movimenti politicizzati che fanno i propri interessi. Se cercassi nero su bianco i singoli punti elencati, non troveresti alcun riscontro.

Per dire, il vero Comitato del Torrino (quel profilo di cui sei nuovo follower, uno dei 2-3 che ha racimolato, non rappresenta nessuno)non è assolutamente contro lo stadio e, anzi, ha fatto propri i pareri del IX Municipio partecipando al processo partecipativo per migliorare il progetto.

Non esiste, non è mai esistito e non esisterà mai un contributo pubblico all'opera. E' nero su bianco.

La questione della proprietà è più complessa, la newco è solamente un mezzo per non far sobbarcare alla Roma un debito di un miliardo che ovviamente non può sostenere (la stessa Allianz Arena non è di proprietà del Bayern Monaco).

La "speculazione" non prevede edilizia residenziale come ogni speculazione che si rispetti. La "speculazione" trattasi di 3 torri ad uffici di uno dei più grandi architetti del mondo, Libeskind, per le cui opere le più grandi città del mondo darebbero un rene. La "speculazione" rappresenta la prima occasione in cui a Roma verranno costruiti prima i servizi e poi l'opera (il comune ha ottenuto, nero su bianco che, finchè non ci sono le infrastrutture, ovviamente tutto pagato dal privato, non apre nulla. Primo caso nella storia della città). Opere da città occidentale al posto di una discarica oasi di pantegane e monnezza.

Sono seimila posti di lavoro assicurati.

Un ramo di metropolitana costruito da un privato.
Un ponte sul raccordo costruito da un privato.
Allargamento di Ostiense e via del mare a spese private.

Le balle provengono tutte dalla stessa fonte o sono a suo libro paga. Cioè chi ha cementificato Roma con quartieri ignobili costruiti senza servizi, strade, infrastrutture, in cui le fogne sono arrivate dopo tempo immemore.
Basta vedere la campagna stampa del Messaggero di cui saprai chi è l'editore.

Tutti questi comitatini seguiti da quattro gatti in croce hanno interessi politici contro Marino (vedasi il presidente di Labur, silurato dal sindaco).

Quest'intervento a tarda notte, sorto da un semplice link trovato su twitter serve a niente?
Boh, no.
Ma vedere brave persone che per mancata conoscenza della realtà delle cose si fanno abbindolare da certa gente, gente che ha contribuito a distruggere Roma, fa sempre rabbia.

Poi non ti voglio convincere di nulla (vedo che anche il comitato dei pendolari ha abboccato a quel profilo da due soldi. Ripeto che il comitato di quartiere Torrino-Decima non ha nulla a che fare con ciò, anzi).

Basta informarsi, possibilmente attraverso le fonti e i documenti ufficiali.

A rileggerci.



Andrea ha detto…
Grazie per il contributo. Io riportavo, ripeto non mi sono interessato, non è il mio campo...
Anonimo ha detto…
Ti posto di seguito il link del comitato, dove puoi accedere se t'interessa approfondire la questione:

https://fermacemento.wordpress.com/un-po-di-chiarezza-sul-business-park-a-tor-di-valle/

L'intervento precedente è pura propaganda denigratoria, ma nello specifico non ha nulla da dire sui singoli punti elencati nel volantino, che non sono smentibili.

Che il "business park" sia una speculazione colossale non è una questione di opinioni ma di volumetrie: basti pensare che i volumi che coinvolgono lo stadio e le opere annesse sono circa 1/20 del totale: in pratica lo stadio è uno specchietto per le allodole per i tifosi e un grimaldello per utilizzare, in maniera impropria, la recente legge sugli stadi, com'è evidente a chiunque non abbia gli occhi bendati "la ciccia" sta altrove.

Per quanto riguarda i tre grattacieli per uffici (ma ci sono anche Hotel, 1 ulteriore centro commerciale, l'ennesimo, ristoranti, etc.), in una città che pullula, anche in quel quadrante della città, di uffici sfitti e abbandonati si tratta, Libeskind o no, di opere utili soltanto ai costruttori e non alla cittadinanza.

Probabilmente il costruttore Parnasi vuole replicare con il "business park", l'operazione effettuata con uno dei due grattacieli attigui al centro commerciale di Euroma2, che in mancanza assoluta di clienti interessati è stato poi comprato, con i nostri soldi, per ben 263 milioni di euro dalla Provincia di Roma (ai tempi di Zingaretti), ovvero da un ente in dismissione.

Saluti,
Decimo