Biglietti clonati, all'Atac blitz della Finanza

Finti contratti di consulenza e distrazione di fondi, dal mattino caccia a documenti e verbali. Tra gli indagati c'è l'ex ad Gabbuti. Perquisita anche la sede della Sipro, il gruppo della security che si occupa di stoccare i ticket degli autobus e della metropolitana

Da: Repubblica.it

Sono arrivati ieri mattina alle 7,45 e hanno messo a soqquadro la più grande municipalizzata italiana del trasporto pubblico. Erano almeno dieci gli uomini della Guardia di Finanza impegnati nel maxisequestro all'interno del quartier generale di Atac dove è stato allestito uno stanzone per raccogliere tutte le fatturazioni attive e passive dell'azienda e fotocopiarle una ad una. 
Una blitz improvviso, che ha avuto come obiettivo la ricerca di documenti, email, verbali del consiglio di amministrazione e tutto quanto fosse riconducibile allo scandalo dei biglietti clonati svelato mesi fa da Repubblica. Parte da qui il lavoro degli investigatori, che ora indagano su finti contratti di consulenza e sulla distrazione di fondi.

Un'operazione lampo che arriva dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi secondo le quali il pubblico ministero Laura Condemi avrebbe iscritto sul registro degli indagati sei top manager dell'azienda. Tra questi anche l'examministratore delegato e per anni dominus del trasporto pubblico romano, Gioacchino Gabbuti.
E proprio il filo di Gabbuti è quello che i finanzieri hanno cercato di tirare ieri dentro la grande sede di Atac, raccogliendo documenti secretati che fanno riferimento all'attività dell'uomo nominato da Walter Veltroni, confermato da Gianni Alemanno e riposizionato dallo stesso Alemanno alla guida di Atac Patrimonio.
Ed è questa la ragione che spiega perché, sempre nella giornata di ieri, gli uomini della Finanza abbiano bussato anche alle porte della controllata che avrebbe dovuto gestire la vendita del patrimonio immobiliare di Atac senza riuscire a concludere neanche l'ombra di una transazione. Ma non è tutto, perché le Fiamme Gialle hanno perquisito anche la sede della Sipro, il gruppo della security che si occupa di stoccare i biglietti dei bus e delle metro e dentro i cui magazzini alcuni mesi fa vennero rinvenuti quasi 10 milioni di ticket scaduti e non ancora distrutti.

Tasselli importanti di un puzzle che tuttora nasconde il quadro unitario. Quel quadro che interessa ai pm impegnati, ormai da mesi, nell'indagine sulla bigliettazione parallela. Ecco perché tutti gli occhi degli inquirenti sono puntati altrove, alle provviste "nere" che per anni sono state generate dalla vendita di biglietti clonati in seno all'azienda. 

Continua... 



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