Da Corriere della Sera
ROMA - Aria condizionata che non funziona, vagoni affollatissimi nell’ora di punta, ritardi. E perfino un treno che si guasta sui binari, costringendo i passeggeri ad un rischioso e complicato trasbordo: una «transumanza» come l’ha definita un utente di Twitter che ha postato una foto dei disagi di martedì mattina sul social network, seguiti all’interruzione che lunedì aveva bloccato un treno ad Acilia. Sul web i commenti dei pendolari romani si fanno caustici: «Certi treni passano una volta sola nella vita. Tipo la #romalido», scrive una ragazza; « Accenni di rissa sulla #romalido a #magliana. Non credo sia colpa dei macchinisti, non trovate?», aggiunge un altro. La tensione cresce anche in vista dello sciopero di venerdì. E dal Campidoglio l’assessore ai Trasporti Guido Improta mette le mani avanti : «Non possiamo continuare a essere accusati delle carenze delle ferrovie concesse regionali Roma-Lido e Roma-Viterbo. Se la Regione Lazio vuole fare il project financing, sappia che ci sono problemi strutturali che devono essere affrontati dalla proprietà ».
Senza manutenzione straordinaria, stop al servizio
Se la Regione, dunque, non interverrà , spiega l’assessore , «Atac avrà bisogno di stanziamenti per la manutenzione straordinaria, perché così non possiamo garantire il servizio ed è impossibile che nel 2014 si registrino ancora incidenti mortali sulla Roma-Viterbo a causa dei passaggi a livello non sorvegliati, così come non sarà possibile dimezzare i tempi di percorrenza della Roma-Lido senza interventi infrastrutturali». Lo sfogo del titolare dei Trasporti di Roma Capitale è arrivato durante la riunione della Commissione congiunta Mobilità -Bilancio alla presenza dei vertici di Atac.
La causa
Improta ha anche detto che ritiene « una follia che Atac abbia dovuto portare in tribunale la Regione Lazio, così come non abbiano sortito effetti i richiami delle due amministrazioni appena insediate (Atac e Roma Capitale, ndr)». Secondo l’assessore «ci sono tutte le condizioni perché l’azienda pubblica possa soddisfare la domanda di trasporto della città ’, principio che trova coerenza nel Pgtu che poggia sulla valenza pubblica del Tpl».
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