La Sofferenza dell’#Atac

Broggi si sbavaglia (si fa per dire) e fa uscire il comunicato stampa che scopre l’acqua calda: l’atac è in rosso perchè i clienti non la pagano – E non perchè il biglietto non lo paga nessuno (tanto nessuno controlla), ci sono dipendenti (che costano) che non fanno un cazzo e dulcis in fundo non dimentichiamoci i biglietti autotaroccati ed i soldi imboscati a San Marino che sono passati in cavalleria… – Naturalmente hanno un loro peso e bello grosso, ma non è l’unica causa…

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Belli i comunicati stampa, passerei giornate intere a leggere, per fortuna ho altro da fare.

SanMarinoPrendiamo il comunicato dell’Atac e già dall’attacco capisci che ci sarà da divertirsi: “In relazione a notizie di stampa, Atac sottolinea che se avesse incassato tutte le somme che le spettavano per i contratti di servizio con le istituzioni, l'azienda oggi non avrebbe una condizione di sofferenza finanziaria che mette a repentaglio la continuità aziendale”.

Da qui si capisce che a via Prenestina leggono i giornali, beh forse non sempre, sennò si accorgerebbero facilmente del servizio di merda che propinano quotidianamente.

Poi si passa alle minacce: Se avessero pagato, allora non saremmo al limite della chiusura, come se lo Stato ed i suoi enti pagassero i fornitori…

Ma l’Atac sorvola sulle concause del disastro, l’atac non diche che il biglietto non lo paga nessuno,guglielmofontemaggi anche perchè nessuno controlla e con le stazioni sguarnite nessuno controlla, ci sono dipendenti (che costano) che non fanno un cazzo tutto il giorno e sopratutto io tendo a non dimenticare che sono stato frodato da Atac per più di 10 anni con i biglietti autotaroccati ed i soldi imboscati a San Marino, anche se sembra che Broggi parli di un’altra azienda e questi fatti siano passati in cavalleria…

Con questo non voglio dire che la notizia sia falsa e che il problema non sia grave, ma mi piacerebbe leggere anche comunicati del tipo: “finalmente abbiamo fatto…”, farebbe molto più aienda…

Oppure questo comunicato serve ad aprire la strada ad altro…

Da: RomaCapitaleNews

RoberAmatoL’Atac è sempre più in rosso e la colpa non è della mala gestione, o almeno solo di quella, ma di Comune e Regione che non pagano. A lanciare l’allarme, l’amministratore delegato della municipalizzata dei trasporti, Danilo Broggi, secondo cui “la gestione caratteristica di Atac è in equilibrio”. Il problema, sottolinea però, è l’enorme importo di crediti che l’azienda non riesce ad incassare.

“Il Comune ci deve 570 milioni – ha fatto sapere –  e la Regione Lazio altri 630 milioni”, per un totale dunque di 1,2 miliardi. Questa situazione, inevitabilmente, colpisce i fornitori tanto che i debiti verso di loro sono lievitati a quasi 480 milioni.

Nell’ultimo bilancio, ancora da approvare, si legge che nel 2013 le perdite di Atac sono state superiori a quelle del 2012, ossia circa 160 milioni. Come conseguenza il patrimonio netto della azienda controllata dal Campidoglio scenderà da 408 milioni a circa 240 (nel 2012 era diminuito da 563 a 408 milioni).

Il comunicato dell’Atac

Da: Atac

In relazione a notizie di stampa, Atac sottolinea che se avesse incassato tutte le somme che le spettavano per i contratti di servizio con le istituzioni, l'azienda oggi non avrebbe una condizione di sofferenza finanziaria che mette a repentaglio la continuità aziendale. Lo conferma l'analisi della situazione economica e patrimoniale dell'azienda, che a fronte di una ingente massa debitoria vede una altrettanto ingente massa creditoria, vantata nei confronti della Regione Lazio e di Roma Capitale, la cui mancata erogazione nel tempo ha provocato l'aumento dell'indebitamento verso le banche e i fornitori. Le difficoltà dell'azienda, di conseguenza, sono di natura essenzialmente finanziaria, come dimostra lo stato della gestione caratteristica che è in n_1316504593_ho_visto_cose_che_voi_umani____sostanziale equilibrio.

I crediti a fine 2013. Al 31 dicembre 2013, Atac vantava crediti complessivi per circa un miliardo di euro, ai quali bisognerebbe aggiungere altri 408 milioni, vantati nei confronti della Regione Lazio, che l'azienda ha dovuto inserire in un fondo svalutazione crediti per ragioni prudenziali, e altri 61 milioni vantati nei confronti di Roma Capitale, svalutati per la stessa ragione. Al lordo di tali svalutazioni, il totale dei crediti ammonterebbe a quasi 1,5 miliardi di euro.

I debiti a fine 2013. A fronte di questa situazione creditoria, l'azienda ha circa 1,16 miliardi di debiti a breve termine, di cui 483 nei confronti dei fornitori (382 già scaduti). Ci sono poi debiti a lungo termine per circa 570 milioni, in gran parte (384 milioni) nei confronti di Roma Capitale.

Il costo della gratuità. Fra le partite che appesantiscono la gestione, spicca quella delle gratuità delle metrebus card che la Regione Lazio ha concesso a diverse categorie senza prevedere, allo stato attuale, pressoché alcuna forma di rimborso ad Atac. Questa partita vale diversi milioni di euro l'anno di ulteriori mancati incassi per Atac. Si parla di almeno 185 milioni di mancati incassi solo dal 2003 al 2010.

 

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