Del decoro dei mezzi pubblici

Vedendo questo graffito (nemmeno tra i più orrendi) volevo condividere un pensiero sul vero significato di Bene Comune - Il bene comune significa che una cosa è di tutti, è mio il treno che prendo ogni mattina, mia la stazione in cui aspetto che arrivi e come tale lo devo trattare - Per qualcuno non è così - Mi domando e vi domando, perchè questo concetto è così difficile da capire?

Update: La foto in questione c'entra poco o nulla col discorso sul decoro dei mezzi pubblici era solo uno spunto.
Questo, se non sbaglio, è dedicato a Chiara, la ragazza di Bernocchi ridotta in fin di vita dal compagno.
Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso.
Parto da una foto di un graffito (neanche tanto brutto) scattata da Massimiliano alla stazione di Casal Bernocchi (Roma-Lido), per condividere un pensiero che faccio ogni mattina sulla banchina mentre arriva il treno che mi porterà al lavoro.
 
Molte volte ho denunciato, documentando spesso con foto, le condizioni miserrime in cui versano i nostri mezzi pubblici ed altrettante volte do la colpa alla società che gestisce questi trasporti.
 
Autobus e relative fermate, metro e stazioni sono ridotte in condizioni pessime, giusto ieri mostravo l’interno di una carrettadelmare dove, oltre alla consueta luce fulminata, l'ambiente è reso più intimo dal vetro oscurato da un graffito. Un vero scempio.
 
Anche la notizia postata ieri da RomaToday sull'autobus preso a sassate fa riflettere e molto... a me personalmente sull'inciviltà delle persone e sull'ormai smarrito senso di bene comune; il bene comune significa che una cosa è di tutti, è mio il treno che prendo ogni mattina, mia la stazione in cui aspetto che arrivi e come tale lo devo trattare.
 
Invece per qualcuno il bene comune non è di nessuno e può essere trattato in questo modo.
Mi domando e vi domando, perchè questo concetto è così difficile da capire?





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2 Commenti

Anonimo ha detto…
il graffito della foto credo sia dedicato a Chiara la ragazza aggredita dal fidanzato a Casal Bernocchi, magari, se possibile, andrebbe cambiato l'esempio esempio.
Andrea ha detto…
Non è un esempio è l'averr visto questa foto mi ha fatto pensare quello che poi ho scritto, è il mio processo mentale forse ad essere bacato.

Io preferisco interpretarlo come un pensiero alla povera Chiara, dato che trattando di tutt'altro argomento non avrei altro modo di scriverne sul blog.

Grazie per la segnalazione, avrei dovuto spiegarmi meglio

Andrea